Il CET ha effettuato un attento studio in merito agli aumenti del costo dell’energia elettrica per capire le ore più costose del mercato e consigliare di conseguenza i propri soci. I dati presi in considerazione si riferiscono agli ultimi 6 mesi del 2021 e hanno evidenziato come primo risultato che il secondo turno settimanale, nello specifico la fascia oraria 14-22, sia il più caro del mercato. Si parla infatti di circa 48€ in più a megawattora rispetto al terzo turno (22-6) e circa 11€ in più rispetto al primo turno (6-14).
Di questi tempi è bene anche visionare i dati riferiti al weekend, giorni in cui il costo dell’energia è minore; i valori infatti sono molto simili al terzo turno settimanale, com’è possibile notare dal grafico. Nello specifico, il primo turno del sabato è quello meno costoso della giornata mentre, per quanto riguarda la domenica, il primo e il terzo turno hanno valori praticamente identici.
Lo studio è stato effettuato mese per mese con risultati interessanti nell’andamento dell’ultimo periodo. Infatti, la differenza del costo di un megawattora tra il primo e il secondo turno è aumentata negli ultimi due mesi, toccando quota 10%. È aumentata anche la “forbice” tra il secondo e il terzo turno settimanale, sfiorando gli 80€ di differenza.
Dai dati si evince quindi quanto ci si può ragionevolmente aspettare come risparmio netto del costo dell’energia elettrica lavorando sia nel terzo turno settimanale che nelle giornate di sabato (prevalentemente la mattina) e la domenica (primo e terzo turno).
Qui di seguito la media dei prezzi divisi per turno settimanale, sabato e domenica.
Media 1° turno settimanale (6-14) | € 213,02 |
Media 2° turno settimanale (14-22) | € 224,14 |
Media 3° turno settimanale (22-6) | € 176,14 |
Media Sabato | € 184,97 |
Media Domenica | € 174,10 |
È da sottolineare anche che dal 01/01/2022 entrerà in vigore il mercato della capacità, cosiddetto Capacity Market, un meccanismo che renderà sicuro l’approvvigionamento di energia elettrica coprendo le punte di carico su tutta la rete in ore indicate come più critiche, quelle cioè nelle quali è prevista una scarsa capacità del sistema di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica. Dal momento che a Luglio ci sono 162 h di picco contro le 8 di Agosto, si può pensare di anticipare le ferie estive a Luglio in modo da avere un minor aggravio in fattura.
Di seguito, un audio della scorsa settimana della testata giornalistica "La Stampa"